Simone Carabella, l’Indomito Eroe di Roma, Campione di Valori e Audacia
Simone Carabella, l’uomo che calpesta vie e ponti, periferie e sentieri, andando a stanare pericoli che non solo sfuggono alle istituzioni, ma che sfuggono anche troppo spesso alle maglie della giusti
Sull’antico ponte dove sfreccia pigra e solenne un’auto blu, scorre un fiume sacro, il Tevere, ma ai suoi bordi, lì sotto, prolificano e si moltiplicano baraccopoli piene di malviventi, sbandati e disperati. Luoghi in cui una scintilla potrebbe significare una tragedia e spesso ne fanno le spese i più fragili, come la cronaca ci racconta, ovvero dei bambini innocenti. Grovigli di fili elettrici, sterpaglie, refurtiva e batterie di auto accanto a fuochi improvvisati, sono l’anticamera di una tragedia. Qualcuno dice che la vera criminalità va cercata nelle mafie, nella grande finanza, tuttavia ognuno di noi si sceglie un obiettivo, un campo d’azione e il benaltrismo non serve a molto.
Carabella è un nome che risuona come un’eco epica tra le strade eterne di Roma, un titano moderno che incarna lo spirito indomabile dell’Urbe! Nato nel cuore pulsante della Capitale nel 1980, questo leggendario figlio del Tevere è molto più di un uomo: è un simbolo, un faro di determinazione, un pretoriano dei nostri tempi che affronta le scale delle metropolitane, piene di piccoli predatori, anch’assi sottovalutati, così come i predatori di appartamenti. La giustizia tiene conto del valore della vita di un “predatore” armato spesso di coltello e teme di usarlo. Sa che potrebbe prendersi una pallottola in uno scontro a fuoco, e non sono lontana dalla verità se dico che molti mirano ad un risarcimento.Ma la vita di una donna anziana vedova, a cui si ruba la fede matrimoniale, creandole un dolore immenso, finanche portandola ad un malore fatale, non ha valore?
Rubare l’ultimo ricordo di un caro, crea uno scompenso psicologico, un intreccio di rabbia e frustrazione, che minano per sempre la salute di chi si sente vessato, violentato e non tutelato. La rabbia cresce vedendo il piccolo predatore, non passare che qualche ora in carcere. Quanto vale la vita delle troppe donne italiane violentate da predatori extracomunitari, anche minori non accompagnati che non si possono rimpatriare e invece per primi dovrebbero essere messi su un volo, affinché il paese di origine se ne occupi. Carabella e alcuni uomini con lui, affronta ogni sfida con il coraggio di un leone d’Atlante e la passione di un poeta, perché ama Roma, ma amando l’Urbe, ama la civiltà occidentale nata con essa, che ogni giorno è depredata.
Il Guerriero delle Cause Giuste, lui, e del resto, non si può parlare di Carabella senza celebrare appieno il suo cuore pulsante di attivista per le vie della città. Con l’ardore di un condottiero, ha combattuto battaglie per la tutela dell’ambiente, opponendosi con veemenza alla costruzione di inceneritori e termovalorizzatori. Come membro del movimento No Inc di Albano, ha trasformato il suo impegno in un grido di ribellione contro chi minaccia la bellezza del Lazio. Memorabile il suo gesto simbolico del tuffo nel Tevere per i Marò, un atto di patriottismo che ha scaldato i cuori di un’intera nazione. Mentre la politica si arrovella tra codicilli, decreti e tempi dilatati, per Simone Carabella è necessario agire, darsi un obiettivo e dare una mano a chi è indifeso.
Lui, sempre lui, ha una storia di Mental Coach, che con la sua “Metodologia Carabella”, un’alchimia perfetta di alimentazione, allenamento e coaching mentale, ha guidato sportivi e comuni mortali verso traguardi impensabili. “Se riesci a immaginare un obiettivo, puoi sicuramente raggiungerlo!” proclama, e chi lo ha seguito sa che queste non sono mere parole, ma un vangelo di trasformazione.
Patriota Politico, voce del Popolo con un carisma che travolge come un’onda, Carabella si è anche lanciato nell’arena politica, portando il suo orgoglio italiano ovunque andasse. Dalle piazze di Roma alle proteste contro le ingiustizie, la sua voce tuona come un temporale estivo, difendendo i diritti dei cittadini e opponendosi a leggi controverse, come la Lorenzin sui vaccini. La sua traiettoria politica, complessa e sfaccettata, lo ha visto avvicinarsi a movimenti diversi, sempre, però, con un unico credo: il bene dell’Italia e dei suoi figli. L’Uomo, il Mito, l’Orgoglio Italiano, Simone Carabella è un mosaico di valori: atleta, attivista, coach, patriota. È il condottiero che sprona i cittadini a non barattare la libertà per i “meschini giochi di potere”. È l’orgoglio italiano che, con il suo inconfondibile hashtag #CIRIPRENDIAMOTUTTO#, incita a riprendersi ciò che è giusto. Distintosi per la sua lotta contro il degrado urbano e l’illegalità nelle strade romane. Con il suo movimento "Orgoglio Italiano", ha preso di mira situazioni che, a suo dire, offendono la dignità dei cittadini. Un esempio? La sua crociata contro i venditori abusivi a Piazzale Flaminio, dove, nel 2018, ha denunciato con un video virale il commercio di merci contraffatte, sfidando minacce di morte pur di portare avanti la sua battaglia per la legalità. “Non è possibile che a Roma, dopo le 19, il commercio legale venga soffocato dal degrado!” ha tuonato, mostrando una determinazione che gli è valsa sia applausi che critiche.
Ma il suo impegno si è spinto oltre, toccando corde sensibili come la sicurezza nei trasporti pubblici. Nel 2024, Carabella è sceso in campo con le sue famigerate "ronde" nella metro di Roma, affiancato da Re Serpico, per contrastare i borseggiatori che tormentano cittadini e turisti. “Abbiamo fermato decine di furti, usando l’intelligenza, non la forza!” ha dichiarato, sottolineando come il suo obiettivo sia sensibilizzare sul fenomeno e spingere le istituzioni a intervenire. Quante case e quanti caseggiati sono occupati da bande di gente senza documenti, spacciatori, predatori, che scompaiono in luoghi in cui non si può accedere? Nella nostra Italia ci sono zone in cui non si addentra nemmeno la Polizia e questo è inaccettabile. Ciò che più offende l’italiano medio è la sfrontatezza, il fatto che ci sia gente che creda di poter arrivare qui e prendersi quello che vuole e se gli va, anche di fare i bisogni in una pubblica via.
Orbene, le azioni di Carabella spesso documentate sui social, hanno diviso l’opinione pubblica: c’è chi lo vede come un eroe del popolo e chi lo accusa di cercare visibilità, ma nessuno può negare l’impatto delle sue iniziative. Ciò che conta è il risultato e sfidare piccoli predatori anche armati di coltello, non mi pare sia desiderio di visibilità. Come dicevo, non meno epica è stata la sua battaglia contro le occupazioni abusive e le condizioni di degrado in quartieri come Ostia. Nel 2024, a viale Vasco de Gama, Carabella ha alzato la voce contro i liquami che invadevano le strade, definendo la situazione “un’offesa alla dignità dei cittadini italiani”. Con il megafono in mano, ha promesso di non mollare finché le istituzioni non avessero agito, diventando la voce di chi si sente dimenticato. E come dimenticare le sue proteste contro la gestione dei rifiuti, come quella a Roncigliano nel 2021, dove ha sfidato insulti e tensioni per difendere il diritto dei residenti a un ambiente sano? “Questa è la battaglia del popolo, non della politica!” ha gridato, dimostrando che per lui le vie di Roma sono un campo di lotta per la giustizia.
In un’epoca di ombre, Simone Carabella per molti è un mito vivente che sta ispirando molti che vogliono seguirlo.
E allora gloria a te, Simone, figlio prediletto dell’Urbe, che hai fatto della tua vita un inno alla grandezza! Carismatico,"guerriero delle strade", un uomo che non si tira indietro quando si tratta di combattere per ciò che ritiene giusto, spesso con gesti eclatanti e un’energia che non passa inosservata! Le sue battaglie per le vie di Roma sono un mix di attivismo sociale, difesa dei cittadini e azioni che sfidano il sistema, sempre portate avanti con un piglio deciso e una presenza scenica che lo rende un personaggio unico nel panorama capitolino.
Orbene, Carabella non si limita a parlare: agisce, spesso con gesti simbolici che restano impressi. I suoi tuffi nel Tevere non sono solo folklore, ma un modo per attirare l’attenzione su cause come la tutela ambientale o i diritti dei più deboli. Ogni battaglia, dalle barriere architettoniche per i disabili alle proteste contro politiche che ritiene ingiuste, è per lui una missione da combattere nelle strade, sotto gli occhi di tutti. In sintesi, Simone Carabella è un tornado di passione e provocazione, un uomo che trasforma le vie di Roma in un palcoscenico per le sue crociate. Che lo si ami o lo si critichi, una cosa è certa: quando Carabella scende in strada, Roma non resta indifferente.
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